Qui vicino, a Badia a Settimo, si trova l’Abbazia del Salvatore e di San Lorenzo a Settimo. Tanto vicino da poterla comodamente raggiungere in bicicletta e visitarla.
La visita dura tre ore e rivela realtà e storie dimenticate e inimmaginabili.
Non so se avete notato il recupero che è stato realizzato negli ultimi 25-30 anni. Ancora alla fine degli anni 80 della Pieve restava poco più di un rudere assediato dalle sterpaglie, oggi la metà del complesso fortificato è stato riportato alle condizioni originarie e la restante metà è in corso di restauro.
Una storia di oltre 1000 anni, un campanile di 67 metri, un ponte levatoio, un fossato, un corpo di architettura cistercense dove si sono innestati stili gotico, romanico e rinascimentale. Opere del Ghirlandaio, di Giuliano da Maiano, di Giovanni da San Giovanni, un altare dell’opificio delle pietre dure, una cripta e una quantità di altre opere e di vicende storiche insospettabili e a due passi da casa.
Nell’abbazia riposa il poeta Dino Campana.
Durante le recenti operazioni di scavo sono state rinvenute strutture del X secolo, fino a 7 metri sotto l’attuale superficie. Nei secoli la zona è sempre stata soggetta alle alluvioni dell’Arno e ogni volta si è ricostruito sopra il limo portato dal fiume. In pratica esiste una stratificazione di costruzioni, ciascuna sigillata dai successivi depositi alluvionali. Una ricchezza sepolta che sta emergendo poco alla volta.
Ogni ultimo sabato del mese viene organizzata una visita guidata dall’Abate. Il giro è gratuito, una libera offerta è l’unico compenso che sarà accettato, ma non è obbligatorio.
Il giro può concludersi in trattoria da DINO. Una locanda del 1897, tramandata di padre in figlio, sino agli attuali gestori.
per prenotazioni: info@badiadisettimo.it